Il Frate dei bisacquinesi Antonio Ferlisi











Ricordo che finita la scuola media mio zio il Decano Don Lino Di Vincenti allora arciprete di Bisacquino mi propose di trasmettere alla Radio Monte Triona una emittente privata che si trovava al Santuario della Madonna del Balzo, per cui per dieci anni ebbi la fortuna di conoscere Frate Antonio Ferlisi. Frate Antonio come era solito chiamarlo i bisacquinesi era una persona buona e dal carattere cordiale, io, coinvolsi altri miei amici coetanei a trasmettere alla radio, per cui Frantoni per noi diventò uno di noi, ogni giorno quando il pomeriggio andavamo alla radio lo vedevamo arrivare nello studio con la sua umiltà; quando capitava che ci andavamo la mattina al Santuario a mezzogiorno ci chiamava per salire sul campanile a suonare le campane, un tempo lo faceva lui ma ormai che aveva più di settant'anni gli piaceva ascoltare a noi che suonavamo le campane dando dei giudizi lusinghieri per come avevamo suonato. Nelle sere d'inverno ci faceva compagnia alla radio raccontandoci i suoi ricordi e storielle avvenute nelle nostre zone ai suoi tempi. Era consuetudine che ogni anno vedevamo dal Santuario i giochi d'artificio per la festa della Madonna della Favara a Contessa Entellina. Frate Antonio era molto devoto alla Madonna del Balzo una volta mentre salivo a piedi al Santuario vi.di in lontananza che nella strada sacra c'era Frate Antonio, affrettai il passo e lo chiamai, avvicinatomi lo trovai che a piedi nudi stava facendo per devozione a piedi scalzi un viaggio alla Madonna del Balzo; scherzando gli dissi che per lui non c'era di bisogno vista la grande devozione che aveva per la Madonna e che per cinquantanni aveva fatto voto di povertà ma lui mi racconto questo fatto: l'altro giorno mentre stavo collegando nella Chiesa dei fili della luce io che ero convinto al cento per cento che avevo staccato il contatore ad un tratto ho avuto davanti a me l'immagine della Madonna del Balzo, che mi diceva di staccare la corrente, andai a verificare ed in effetti il contatore non l'aveso spento". Frate Antonio ogni mattina si alzava molto presto. andava in chiesa a pregare e a sistemare i fiori che i fedeli portavano, era solito andarsi a coricare alle otto della sera, tranne quando c'ero io o qualcun altro al Santuario, allora ci faceva compagnia e certe volte si vedeva che era stanco dal sonno ma restava lì; le lampade della via sacra allora si accendevano dal Santuario e Frate Antonio aspettava che noi che allora non avevo la macchina attraversassimo la via sacra per arrivare sino ai Pileri per spegnere le luci, ci voleva circa mezzora; certe volte noi lungo la via sacra visto che c'era il buio della notte ci mettevamo a correre altre volte andavamo piano, ma non so come facesse, sembrava che ci vedesse, le luci si spegnevano sempre appena arrivati ai Pileri. Era veramente una brava persona. Per quanto ha fatto in vita, può essere annoverato tra i Santi del Paradiso.


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